sábado, 4 de diciembre de 2010

Una ricetta per vegani

Grazie all'attività di persone che leggo su Facebook, anche lo "Chef Marco" vuole proporre una ricetta per vegani.
"Un'insieme di sapori indimenticabili, a contatto con la natura e che lascerà di stucco i vostri commensali e vi ripagherà della fatica e del costo della preparazione"
Sfrattagliata lardellata con strutto al sapore di mare.
Ingredienti per 8-10 persone:
Suino 1
5 Scamponi vivi
500 gr di vongole
500 gr di cozze
Acqua q.b.
Sale circa 300 gr
Preparazione:
Recatevi da un vicino contadino o allevatore di suini. Acquistate una capo e fatevelo appendere ad un ramo tramite una robusta corda agli arti inferiori, in modo che rimanga a testa in giù una decina di minuti.
Fatto questo, dovreste sentire l'animale che produce un suono tipo "Oink Oink". Bene, è il momento di gettare i 300 gr di sale sugli occhi aperti del maiale. Non appena fatto questo, dovreste sentire il suono precedentemente prodotto, aumentare. A questo punto posizionate con calma (il suono, vedrete non accennerà a diminuire) una capiente bacinella o un catino, proprio sotto la testa dell'animale e con un coltellaccio sgozzate il suino. Il sangue che fuoriuscirà andrà raccolto dalla bacinella e dovrà essere conservato.
Quando gli spasmi della bestia morente stanno quasi per cessare e quindi si potrà operare in sicurezza, piantate con forza il coltello, precedentemente usato, all'altezza del pube dell'animale e con un violento strattone verso il basso, squarciatelo fino al collo.
Estraete le viscere calde e ancora frementi dal maiale e aggiungetele nella bacinella col sangue. Lì marineranno in attesa della preparazione degli altri ingredienti.
Ricavate il grasso e la pancetta dal maiale, ormai morto, che serviranno a "lardellare" e "struttare" gli ingredienti di qui a poco.
Tornati a casa, preparate una pentola con un pò di acqua, ne basteranno anche solo due dita. Introducete le vongole e le cozze e incominciate a riscaldare a fuoco vivo coprendo con un coperchio. Purtroppo, molti commettono l'errore di usare dell'olio di oliva ma è profondamente sbagliato poichè a nessuno piace l'idea di piccole e povere olive stritolate in una macina di pietra. Alcuni nel preparare le vongole e le cozze, aggiungono anche del prezzemolo. Bisogna dirlo con forza che è una crudeltà inutile sterminare piantagioni di prezzemolo, con l'acqua bollente le vongole e le cozze muoiono comunque.
Una volta che le vongole e le cozze si saranno aperte completamente, significa che sono finalmente morte dopo un'atroce agonia. I bivalvi non aperti erano già morti e nessuno sa come, ma c'è la possibilità che anche loro non se la siano passata bene e quindi conservateli comunque.
Arrivati a questo punto avvolgiamo le frattaglie, senza tamponarle dal sangue, con striscioline di pancetta che però non devono coprire del tutto gli organi estratti dal suino, in modo che si possano riconoscere il fegato, i rognoni, etc.
Disponiamo le frattaglie lardellate in un piatto di portata che adorneremo, sul bordo, con le vongole e cozze preparate prima, con il loro guscio.
In un ampio tegame facciamo sciogliere ed arroventare il grasso di porco che abbiamo conservato fino ad adesso. Una volta rovente disponiamo gli scamponi, ancora vivi,  sopra le frataglie allardellate e portiamo in tavola.
Aspettiamo di avere l'attenzione dei nostri graditissimi ospiti, versiamo il grasso bollente sopra gli scamponi vivi in maniera che si accartoccino negli ultimi momenti della loro vita. Il grasso disciolto si andrà a mischiare con il sangue in cui marinavano le frattaglie dando vita ad un'incredibile disegno di rivoli rossi-rosati.
Per arricchire il piatto, che comunque non è commestibile neanche per Hannibal the cannibal, si può dare un poderoso calcio in culo al gatto di casa, se ne avete uno, che sarà stato richiamato dall'odore del grasso sciolto.
Mentre col cellulare ordinate una pizza a domicilio con spek e gamberi, consegnate, prima di mandarli a fare in culo, la stampa di questa ricetta a tutti gli invitati. Perchè diciamolo: hanno davvero rotto il cazzo!
M.V.