jueves, 30 de octubre de 2014

Veganismo, una triste, realtà sociale. (2a parte)



La Dieta Vegana ha dei suoi principi. Non li elenco e nemmeno dico, se giusti o sbagliati. Possono in alcuni casi essere anche utili per depurarsi, ma non lo so, non sono un dietologo come, spesso si spacciano i Vegani Disturbati. Diciamo che ci sono delle pesanti contraddizioni a livello psichico. Cercano di riprodurre per nomenclatura e colore i piatti "carnivori".  Questa è un bruttissimo indizio di che livello di dissociazione dalla realtà possa arrivare un individuo, pesantemente, disturbato.  Ho tentato più volte di fare questa, innocua domanda, a Vegani Disturbati che incrociavo sui social in internet. Fuggono o danno delle spiegazioni che si ritorcono contro, dopodicchè, bannano e pensano di essere degli "eroi moderni".

Se ci sono in vendita riproduzioni di Gamberetti Vegan, colorati quasi uguali, con addirittura le zampette e sono fatti per chi non vuole vedere "cadaveri" (come dicono erroneamente) c'è qualcosa che non va a livello psicologico. Se uno dice che non gli piacciono, assolutamente, le donne dai 75 anni in su, non cerca una 18enne per poi truccarla da vecchia.  O se un uomo dichiara di essere un eterossessuale convinto, non cerca uno con la barba ed un pene sopra i 20cm.

La spiegazione, non dico "migliore", ma, unica che ho ricevuto è stata che "aiuta" per il cambiamento.  Questa spiegazione ha dei problemi: 1) se sei convinto della tua scelta "etica" non hai bisogno di aiutini visivi. 2) se devi essere aiutato, vuol dire che qualcosa ti manca e cerchi la "normalità" senza ammetterlo. 3) .... non ho fatto a tempo. Mi hanno bannato. La terza la scrivo a voi: Uno che si dichiara schifato di vedere un "cadavere" nel piatto, ha un bisogno, a costo di spendere di più, di vederlo, almeno raffigurato.

Perchè c'è anche un fattore economico. I "Vegani Disturbati", i Dissociati o trovate un nome voi, sono di estrazione economica: medio alta-altissima. E' chiaro che non hai né il tempo, né le possibilità economiche per comprare, o preparare, surrogati che costano di più, a volte il doppio del cibo in commercio.

Davanti ad una domanda (non ad una aggressione) il Vegano Disturbato ha risposto: "ma sei scemo?!?!?!" perchè, si ritengono sociali, disponibili a spiegare, molto tranquilli. Sostanzialmente, rifiutano la loro condizione e la realtà. Ma sanno che fanno Numero.

Il "Numero" non ha bisogno di "ragione o torto". Se arrivasse una persona estremista veganista a fare delle leggi, sarebbero valide. Questo è quello a cui mira, il "Vegano Disturbato". Dichiara di aver fatto una scelta personale che non deve essere criticata (e sarebbe giusto) ma in testa ha che dovremmo adeguarci perchè lui ha ragione. Adeguarci con la forza, o essere sterminati.

miércoles, 29 de octubre de 2014

Veganismo, una triste, realtà sociale. (1a parte)
 
Il Veganismo o essere Vegan è, spesso, una patologia mentale, associata ad un disturbo, che può essere serio, chiamato "disturbo dissociativo".
Il disturbo dissociativo non è sempre una patologia da curare. A volte, è utile e necessaria a seguito di gravi traumi, come la perdita di una persona amata o in condizioni di prigionia estrema. Sostanzialmente, si tratta di un vero e proprio rifiuto ad accettare la realtà più banale e vicina.
Nel caso della perdita di una persona cara, vi è un iniziale momento in cui si rifiuta la cosa e poi una fase di consapevolezza ed una rimozione degli stati più dolorosi. E' una patologia di breve durata e non perseguita. Semplicemente è a difesa della psiche.
Parliamo, però, dei tipi di vegani. Partiamo dal tipo "raro". Il vegano non dissociato è privo di un disturbo mentale serio. E' quello che per, magari, iniziali diete consigliate per la sua salute, sposa la filosofia vegana, si adegua ad un dieta particolare e non ha interazioni sociali, ne positive, ne negative con chi ha, o, non ha la sua stessa dieta. Potremmo definirlo "tollerante" o "neutro". Fa una sua personale scelta ed è finita lì. Il "Vegano raro" è anche quello che non si trova molto bene a far parte dei Vegani Disturbati. Magari si iscrive in un Gruppo Facebook o di altri social, ma abbandona perchè non si sente in sintonia con i diturbi dissociativi di chi invece ha seri problemi mentali.
Prendiamo il "Vegano Comune" che è quello con disturbi, a volte molto seri della psiche. E' quello che invoca lo sterminio del Genere Umano, causa di tutti i mali, come se lui non ne facesse parte. Infatti, è, quasi così. Il Vegano Disturbato o Comune ha una psiche, talmente, a brandelli che una parte del suo cervello, distrutto, non accetta che anche lui sia un essere umano. Come ovvia, a questa contraddizione? Si ritiene "migliore" degli altri. Più etico, Più sociale, Più compassionevole, Più buono, Più cosciente che ha fatto una scelta giusta. Una specie di "razza ariana" degli esseri umani.
Manifestano un'aggressività, verbale o con manifestazioni di gruppo che hanno del preoccupante. Infatti un soggetto con un Disturbo Dissociativo può tendere ad essere pericoloso, per se e per gli altri, a causa di un rifiuto totale della realtà. La contromossa, contraddittoria, è ritenere gli altri "aggressivi e violenti" con la scusa che, se si tira il collo ad un pollo per mangiarselo o si va in macelleria si è dei violenti. Il Vegano Disturbato non ha un'idea chiara nemmeno dei principi naturali che dichiara di voler difendere. Uno di questi principi, forse, il primo è la "catena alimentare". In Natura e non nei film di Walt Disney. Infatti i più gravi arrivano a dichiarare che i topi sono animali pieni di sensibilità e portano come prova il film di animazione "Ratatoullie 3D". Il problema è che non stanno scherzando. Ci credono, autoconvincendosene,  poichè disturbati in modo grave. Anche tutti i video o immagini (molto costruite, ma casi, sicuramente reali, seppur rari) di tigri che leccano il musino alla pecora o leoni che abbracciano chi li ha allevati (in cattività) sono per il Vegano Disturbato la prova finale che ha ragione. Questa dissociazione dalla realtà, crea solo, potenziali vittime in soggetti deboli, come i bambini che, come è successo, vogliono accarezzare la tigre allo zoo, perdendo un arto.  Per capire fin dove arriva il disturbo mentale che è sia conscio che inconscio bisogna analizzare la "dieta vegana".